News | Cataratta ed i suoi segnali: disturbi e sintomi
L’opacamento del cristallino non avviene in maniera eguale in tutti i pazienti; se si paragona il cristallino ad una grossa lenticchia si può localizzare la cataratta in varie sedi;
l’opacità può interessare il materiale centrale (cataratta nucleare) oppure quello sottostante all’involucro (cataratta sottocapsulare) oppure quella corticale ma esistono numerose altre varianti.
L’opacizzazione può essere di varie intensità, lieve, moderata, marcata, densa.
Gli effetti dell’opacamento , la sua localizzazione e sua intensità, possono produrre disturbi variabili soprattutto in diverse condizioni di luce ambientale.
Si comprende , quindi, che non tutti i pazienti abbiano gli stessi disturbi visivi alla comparsa della cataratta, che è un fenomeno generalmente lento e progressivo e che questi disturbi possono cambiare con l’evolvere della cataratta stessa
I sintomi principali del soggetto affetto da cataratta:
• calo progressivo dell’acuità visiva che spesso avviene molto lentamente e , quindi , frequentemente non viene notato dal paziente; non almeno fino a quando non impedisce le normali azioni quotidiane quali la lettura, la guida etc;
• annebbiamento visivo: la visione offuscata è uno dei sintomi principali di cataratta già in stato avanzato;
• alterazione nella percezione dei colori;
• scarsa visione notturna; questo sintomo, insieme all’abbagliamento in corrispondenza di luci artificiali, rende la guida molto difficile dopo il tramonto e, ancor di più all’ingresso/uscita dalle gallerie;
• necessità di una maggior illuminazione per la lettura;
• miopizzazione: sintomo che garantisce una buona lettura senza occhiali; frequentemente i pazienti, pur con scarsa visione per lontano, riferiscono di poter fare a meno degli occhiali in uso per vicino ; questo apparente “beneficio” va visto con sospetto;
• diplopia monoculare: la differente densità di zone vicine dello stesso cristallino può favorire la formazione di due immagini diverse dello stesso oggetto;
• riduzione della sensibilità al contrasto, cioè della capacità di distinguere due oggetti simili ma diversi.