News | Il colore, un aiuto in più per la chirurgia della cataratta
Il colore, un aiuto in più per la chirurgia della cataratta.
La chirurgia qualche volta si avvale di “mezzi particolari” per ottenere un qualche vantaggio o qualche utilità. L’intervento chirurgico in certe cataratte molto dense, che non permettono al chirurgo di vedere o differenziare con nitidezza le diverse strutture oculari sottoposte a chirurgia, può trarre utilità da un colorante chiamato tripan blu.
Questo prodotto viene iniettato all’interno dell’occhio all’inizio dell’intervento e va a colorare soprattutto l’involucro anteriore della cataratta, evidenziandola bene e chiaramente agli occhi del chirurgo; ciò semplifica significativamente la procedura; l’operatore deve aprire questo involucro (la capsula) con modalità precisa e deve asportarne una certa quantità con un disegno circolare (la tecnica si chiama capsuloressi e consente di rimuovere la parte centrale dell’involucro per un’estensione di circa 5,0 mm).
Fatto ciò, il chirurgo rimuove poi, mediante una tecnica ad ultrasuoni chiamata facoemsulficazione, la parte centrale della cataratta (il nucleo e la corticale) e poi inserisce il cristallino artificiale nel restante involucro della cataratta.
Anche le cataratte “bianche” o “intumescenti” (che in genere sono cataratte troppo “mature”) traggono molto beneficio dall’uso del tripan blu e così pure diverse altre cataratte, che prima dell’avvento del tripan blu, presentavano maggiori difficoltà operatorie.
Un altro piccolo passo avanti per rendere l’intervento di cataratta più sicuro!