News | Qualità della visione del cristallino monofocale e multifocale a confronto
In genere, per la vista si considerano tre distanze lontano (guida) vicino (lettura) intermedia (computer).
Il cristallino monofocale è quello che consente di vedere bene ad una sola distanza; il tipo di vista che offre è chiara e limpida, con buona sensibilità al contrasto (capacità di differenziare due oggetti diversi) con scarse aberrazioni visive (le aberrazioni sono le piccole anomalie di visione che non permettono una visione perfetta cioè le aberrazioni possono alterare la percezione dei colori, dare aloni intorno alle luci o abbagliamenti).
Le lenti monofocali vengono ben tollerate, sono molto apprezzate dal paziente fin dai primi giorni anche se impiantate in un solo occhio e non richiedono un periodo di adattamento; sono utilizzabili inoltre anche nei miopi elevati, nei pazienti con glaucoma e, in generale, in tutti gli occhi.
I cristallini multifocali hanno il grande pregio di consentire al paziente, in una buona percentuale dei casi, una vista ed una vita indipendente dagli occhiali ma presentano alcuni problemi di qualità visiva, soprattutto in luce bassa; per esempio, la visione notturna è talvolta disturbata da aloni e da fastidi alle luci; la sensibilità al contrasto verso sera è diminuita; queste lenti, inoltre, richiedono al paziente un periodo di adattamento di alcune settimane, durante le quali i disturbi suddetti si attenuano con il tempo (ma senza scomparire), soprattutto se l’impianto multifocale è stato fatto nei due occhi.
Queste lenti multifocali vengono preferibilmente impiantate solo in occhi con retina ben funzionante ed occhi privi di malattie o alterazioni significative.
Sono, inoltre, lenti che richiedono un perfetto centraggio all’interno dell’occhio ed una ottimale corrispondenza ( = centraggio) sulla pupilla perché altrimenti i disturbi sopra menzionati aumentano.