L'intervento di cataratta | Le nuove tecniche chirurgiche
Bimanual Instant Cracking
Durante il congresso mondiale dell'American Society of Cataratct and Recfative Surgeons
tenutosi a S. Diego, California, il dott. Vanetti ha presentato per la prima volta
al mondo la tecnica di estrazione della cataratta denominata
Bimanual Instant Cracking
(B.I.C.); di seguito viene proposto il resoconto semplificato di questo importante
lavoro scientifico.
Questa metodica rappresenta la naturale evoluzione della tecnica
monomanuale di pre-chop di Akahoshi, ed è basata sull'analisi dell'anatomia del
cristallino e delle sue possibili linee di divisione.
Ridurre il tempo di ultrasuoni
necessario alla rimozione del nucleo opaco della cataratta, significa ridurre il
teorico danno ad una struttura unica e insostituibile: l'endotelio corneale.
Alla
ricerca dei metodi più efficaci per la riduzione del tempo di intervento e di ultrasuoni,
il dott. Vanetti ha voluto semplificare la tecnica di pre-chop modificando le pinze
per il cracking unendovi un secondo strumento (nucleus holder) per maneggiare e
sostenere il nucleo durante la fase di frattura con la pinza.
Lo holder è un uncino smusso doppiamente
curvo, costruito in modo da seguire la convessità del cristallino, con punta arrotondata
atraumatica (Fig. 1)
L’ holder consente di immobilizzare saldamente
il nucleo durante il cracking, tenendo al tempo stesso sotto controllo visivo il
cristallino nella sua totalità.
Le pinze per cracking, appositamente progettate,
hanno punte incrociate e bracci assottigliati e appuntiti onde penetrare con facilità
nella parte centrale del nucleo. Dopo l'usuale iniezione di viscoelastico, capsuloressi
completa ed idrodissezione, si inietta nuovamente del viscoelastico per garantire
una visualizzazione ed una stabilità della camera anteriore ottimali.
Si evita la
rotazione del nucleo per avere un miglior controllo visivo.
A questo scopo, lo holder
viene inserito in camera anteriore tramite l'incisione dei servizio, e viene posizionato
alle ore 6 sotto la capsula anteriore, a stabilizzare il nucleo, per prevenire il
tilting e consentire una penetrazione in profondità delle pinze. Si passa quindi
alla fase di cracking: le pinze vengono inserite gentilmente nella porzione centrale
del nucleo, mantenendo un angolo di entrata di 30° (Fig. 2).
Si aprono le pinze
creando una frattura a tutto spessore nella lente (Fig. 3).